A luglio 2023 è stata presentata dal Comune di Bagno a Ripoli, che ne cura la progettazione, la stesura definitiva del progetto di Via Verde Ciclopedonale tra gli abitati di Bagno a Ripoli e Ponte a Ema su via di Ritortoli. È un collegamento di circa 2,5 km che attraversa il confine comunale e coinvolge anche Firenze.
È dal 2021 che Bagno a Ripoli cerca risorse e progetta questa infrastruttura con l’intento di collegarla alle future ciclabili di Antella e Grassina, che toccano l’ospedale di Santa Maria Annunziata, la scuola media Redi e i due centri abitati. Più recentemente si è anche parlato di una possibile ciclabile lungo l’Ema da Ponte a Ema in direzione Cascine del Riccio, con cui la ciclabile Ritortoli eventualmente si collegherà. Se così fosse e se le realizzazioni fossero abbastanza tempestive, si potrebbe dire che si comincia a configurare una rete di ciclabili in area Firenze Sud-Chianti di un certo rispetto.
BaRinBici e FIAB Firenze Ciclabile dall’inizio hanno avuto confronti e scambi con il Comune di Bagno a Ripoli, affinché si realizzasse una struttura veramente fruibile e gradevole, sia per i residenti sia per i turisti.
Queste sono le proposte e riflessioni che abbiamo avanzato e formalmente trasmesso nella fase di osservazioni alla Variante Urbanistica.
La “via verde ciclabile" è una infrastruttura pensata principalmente per le zone agricole e verdi e per il tempo libero. La scelta del Comune è stata questa visti i 2 km circa che saranno realizzati in zona extraurbana; del resto, riteniamo che il collegamento fra il capoluogo di Bagno a Ripoli e la frazione di Ponte a Ema possa costituire non solo un itinerario di natura ludica e cicloturistica, ma anche un'infrastruttura rilevante per i tragitti casa-lavoro e per la mobilità quotidiana. La scelta progettuale di fare una ciclo-pedonale, invece di separare i due percorsi, la rende meno praticabile sia per i ciclisti, che trovano nei pedoni un ostacolo, sia per i pedoni che temono collisioni con i ciclisti: la solita guerra tra utenti deboli della strada che non viene mai meno. Nonostante l’osservazione fosse già stata presentata in passato questa modifica non ha trovato riscontro.
Viste queste due caratteristiche (percorso primariamente in area agricola e presenza di pedoni) ci sembra imprescindibile prevedere un impianto di illuminazione, sia per evitare scontri tra utenti, sia per renderla veramente praticabile anche in stagioni o in giornate con meno luce naturale. Purtroppo nella parte agricola del percorso (circa 1,8km) l'illuminazione della carreggiata già presente lungo la strada non arriva a illuminare a sufficienza la ciclabile. Abbiamo quindi proposto di prevedere un’illuminazione con sensori (che si attiva solo al passaggio di un utente) e a bassa intensità, posta vicino al terreno per rispettare il contesto extraurbano.
Una seconda osservazione riguarda la pavimentazione. A meno che non sussistano specifici vincoli di tipo idraulico, riteniamo opportuno prevedere un materiale a maggior durevolezza (e minor costo di manutenzione) anche nei tratti extraurbani rispetto al calcestre previsto in progetto, che è permeabile ma anche deteriorabile con le intemperie, creando fango e avvallamenti, specie nei tratti a pendenza rilevante come nei tornanti previsti nei pressi dell'abitato di Bagno a Ripoli (con 30 m di dislivello da superare).
Abbiamo chiesto ai due comuni coinvolti un parere in merito alla fattibilità delle proposte avanzate e speriamo di avere presto un riscontro positivo.