Negli scorsi mesi immaginiamo non sia sfuggito a nessun ciclista urbano come i cantieri del tram stiano portando non pochi disagi.
“Nel caso di occupazione di pista ciclabile, dovranno essere individuati e realizzati idonei percorsi alternativi protetti per consentire il transito dei ciclisti in sicurezza.”
Così viene indicato in ogni provvedimento di mobilità emesso dal Comune di Firenze. Eppure a percorrere la Linea Rossa della Bicipolitana, questo non sempre sembrerebbe applicato.
Tramite non pochi sforzi dei propri volontari, FIAB Firenze Ciclabile è recentemente tornata a far parte del “Coordinamento lavori tramvia”, tramite il quale monitorare, e si spera prevenire, futuri disagi alla ciclabilità cittadina. Riteniamo tuttavia sia da sottolineare che alcune problematiche, teoricamente banali per chiunque si debba occupare professionalmente di mobilità urbana nel 2024, vengano comprese solo con l’intervento di un'associazione.
Prendiamo come esempio la ciclabile temporanea lungo viale Giacomo Matteotti, tra via Cavour e via la Marmora, che, nemmeno qualche settimana fa, aveva animato grandi discussioni su gruppi social.
Inizialmente la situazione si presentava come più che favorevole. Nel momento in cui erano in programma lavori sulla ciclabile esistente, venne pensata e realizzata una viabilità alternativa nella porzione stradale adiacente. Benché questa in quel periodo risultava inutilizzabile alle auto, ciò non toglie la natura a norma di legge, paragonabile perfino ad altre realtà europee, dell’intervento.
I veri problemi sono insorti con l’avanzamento dei cantieri ed il conseguente aumento dei disagi per gli automobilisti: là dove prima c’era la deviazione ciclabile è stata realizzata una corsia carrabile. Cosa normalmente più che legittima al venir meno dei cantieri a deviazione della ciclabile, se non che, al momento del cambiamento nessuno si è ricordato di ripristinare quest'ultima.
Dunque mentre si effettuavano sopralluoghi per assicurarsi che la segnaletica stradale per gli automobilisti fosse adeguata, pochi metri più in là ciclisti e pedoni, come fin troppo spesso accade, lottavano fra di loro nel contendersi uno spazio loro di diritto.
Si collocano in questa, e purtroppo tante situazioni come questa, i nostri sforzi. Nel “Coordinamento lavori tramvia” abbiamo ottenuto che la ciclabile in viale Matteotti fosse riaperta, data la chiusura illegittima operata dall’azienda appaltatrice dei lavori. Si è trattata di un’azione ingiustificata in quanto non vi era nessuna ordinanza da parte del Comune che ne autorizzasse la chiusura. Le planimetrie di cantiere infatti prevedevano di lasciare una ciclabile di almeno due metri che proseguisse in continuità verso Piazza della Libertà, cosa che ci riporta alla situazione attuale.
Grazie al restringimento della carreggiata alle dimensioni di legge, lo spostamento del semaforo con Via la Marmora fuori dalla ciclabile e la stesa di un manto temporaneo sulla ciclabile siamo riusciti a far tornare la situazione ad una sorta di normalità, almeno per questo specifico punto.
Basta infatti guardare alla situazione più generale per notare come quei 100 metri di viale purtroppo non siano un’eccezione, bensì una regola. Riportiamo qui sotto i risultati di un sopralluogo effettuato il 4 febbraio dal quale si capisce anche come mai per coloro provenienti da piazza della libertà, percorrere la carreggiata stradale sembri la soluzione consigliata.
Per iniziare, da un’occhiata alla mappa ci si rende conto di come non esista un modo per raggiungere il Viale Lavagnini senza scendere di sella. In Piazza della Libertà (6,9) così come all’intersezione con Viale Strozzi (1,2,3) gli unici collegamenti sono tramite attraversamenti pedonali realizzati all’interno dei cantieri.
Proseguendo verso via Cavour siamo costretti sotto i portici con un segnale di “Bici condotte a mano” (6) ma questo ci torna comodo in quanto, non solo via Cavour riavrà la sua ciclabile solo a fine cantiere, ma anche perché per proseguire verso il resto della linea rossa dobbiamo superare un angolo cieco (7). Questo pare allestito appositamente per urtare chi cammina con tanto di spartitraffico in plastica per minimizzare lo spazio.
Per quanto la zona abbia nel tempo ricevuto qualche attenzione con un apparente spostamento delle barriere in plastica, la situazione rimane pericolosa. Continueremo a richiedere una miglior risoluzione dell’angolo cieco su via Cavour arrivando da viale Matteotti (7) e sulla possibilità di continuare in sella sotto i portici (9).
Il resto della Piazza (9,10) non risulta molto migliore con attraversamenti ciclabili soppressi su passerelle pedonali ed una ciclopedonale davanti al Parterre (11) fin troppo stretta per non incorrere in conflitti con i pedoni.
In generale le buone intenzioni riguardo la mobilità ciclistica pare rimangano tali: non appena si presenta un disagio, le esigenze di chi si muove in bici risultano essere le prime accantonate per far largo alle auto.
Chiediamo che la gestione quotidiana della mobilità garantisca dignità e sicurezza a tutti coloro che ogni giorno scelgono di usare la bici per muoversi. In una città come Firenze, dove continuamente paghiamo le conseguenze di una motorizzazione privata fra le più alte in Europa, questa scelta deve essere tutelata e incentivata a tutti i livelli.
Con l’avvio prossimo dei cantieri per la linea verso Bagno a Ripoli continueremo in questo nostro lavoro di monitoraggio e proposta, augurandoci che nel tempo il nostro intervento si renda superfluo. Lo spazio delle città non appartiene solo agli automobilisti ma a tutte le persone che lo frequentano e lo vivono, e occorre che tutte le parti in causa ne prendano consapevolezza.
intersezione Strozzi-Lavagnini, nessuna viabilità alternativa
intersezione Strozzi-Lavagnini, nessuna viabilità alternativa
Attraversamento Inizio Viale Lavagnini lato Strozzi, Porzione ciclabile chiusa
Attraversamento metà Viale Lavagnini, Attraversamento chiuso
Attraversamento metà Viale Lavagnini, Solo Pedonale
Piazza della Libertà lato Centro Storico, chiusura completa della ciclabile
Piazza della Libertà Attraversamento verso Viale Matteotti, Ciclabile chiusa
Viale Matteotti attraversamento verso Piazza della Libertà, Restringimento Ciclabile
Piazza della Libertà attraversamento verso il centro della piazza, Porzione ciclabile chiusa
Piazza della Libertà attraversamento verso il Parterre, Porzione ciclabile chiusa
Piazza della Libertà lato Parterre, realisticamente poco “ciclo” e molto pedonale.